Il weekend del 25 e 26 Marzo torneranno le giornate FAI di Primavera, l’appuntamento annuale dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia. Da ormai 31 anni, il FAI permette a migliaia di visitatori di poter entrare e scoprire luoghi che solitamente rimangono chiusi al pubblico.

Ogni regione dello Stivale ha un tesoro inestimabile da poter mostrare e le Marche non sono di certo un’eccezione, con 61 aperture in tutte le sue province.

Il catalogo è vastissimo ma qui si cercherà di segnalare almeno un luogo per ogni provincia.

Nel porto di Pesaro sarà possibile visitare il Cantiere Rossini, uno dei più importanti attracchi del Mar Adriatico. Fino al 2008, questo cantiere veniva usato per produrre navi mercantili e gasiere ma dal 2015, con l’acquisto da parte di un privato, l’attività principale è la manutenzione di grandi imbarcazioni. Una costruzione architettonica che lascia senza fiato e che presta particolare attenzione alla sostenibilità.

Scendendo verso la provincia di Ancona, si consiglia la visita del borgo di Staffolo. Il suo nome pare risalga all’epoca longobarda e il villaggio era un punto che divideva i territori settentrionali occupati dagli Umbri da quelli meridionali dove erano stanziati i Piceni. Il borgo si erge su un colle, il cui terreno permette la produzione di un vino conosciuto come il Verdicchio.

Per la provincia di Macerata, si segnala la città di Tolentino, in cui si potrà visitare la Basilica di san Nicola e tutto il suo complesso architettonico, dal chiostro fino alle fontane. All’interno della Basilica sarà poi possibile osservare l’opera del Guercino, storico pittore vissuto fino a metà del Seicento.

Nel quartiere di Campoleggio a Fermo si erge l’Oratorio di santa Monica. Costruito all’inizio del XV secolo, l’edificio mostra un patrimonio di affreschi tardo-gotici che sono stati recentemente restaurati dalla Confraternita. Il pittore di questi affreschi rimane ancora oggi un mistero, ma le sue opere continuano ad affascinare.

Infine, il Palazzo dei Capitani situato nel centro storico di Ascoli Piceno è una visita che non potrà mancare. La sua edificazione risale tra la metà del XIII e il XIV secolo e negli anni successivi sarebbe diventato la sede dei Governatori Pontifici e oggi ospita l’Assessorato alla Cultura e le sue sale vengono usate per delle mostre temporanee.

Le giornate del FAI aprono le porte ad ognuno di noi. Tutto ciò che ci resta da fare ora è entrare.

Arianna Fioretti