“Se tutte le tappe della mia vita si potessero rappresentare come punti su una mappa uniti tra loro da linee, il risultato finale sarebbe la figura del Minotauro”.

Con queste parole di Pablo Picasso si annuncia l’undicesima edizione di Popsophia, il Festival Nazionale della Filosofia del Contemporaneo.

L’evento avrà sede nella città di Pesaro, proclamata Capitale italiana della Cultura 2024, e si svolgerà dal 6 al 9 Luglio.

Partendo dal pensiero del pittore spagnolo pone come tema di quest’anno quello degli “Amati mostri”, esaminando le creature oscure che hanno destato e destano tuttora una forma di attrazione nei loro confronti. Si parlerà di cinema e di serie TV (“I mostri” di Dino Risi, “Stranger Things” e tutto l’ensemble di villain della Disney), ma anche di videogiochi (come “The last of us”) e di musica, analizzando in particolare il personaggio di Vasco Rossi.

Ogni giornata sarà caratterizzata da incontri con filosofi, giornalisti, scrittori e artisti, tutti con ingresso gratuito.

Giovedì 6 Luglio alle ore 21 ci sarà l’inaugurazione della mostra “Oltre lo sguardo”, allestita nel Cortile di Palazzo Mosca, con gli interventi di Cristina Francucci, direttrice dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, del pittore Francesco D’Isa e della direttrice artistica di Popsophia Lucrezia Ercoli.

I pomeriggi di Venerdì e di Sabato vedranno un approfondimento del tema principale dei mostri, dal cinema alla letteratura. Tema di cui si continuerà a discutere anche durante le serate a Piazza del Popolo. Gli ospiti che interverranno sono tantissimi, per citarne alcuni: Ivo Stefano Germano, Carlo Cambi, Licia Troisi, Daniela Brogi, Massimo Donà, Selena Pastorino e Riccardo Dal Ferro. Molti di loro sono ormai di casa a Popsophia, tornando sempre a partecipare a questo Festival con piacere.

Popsophia rende la filosofia una disciplina sempre più a portata di mano, dimostrando come essa viva in ogni cosa della nostra quotidianità e come, rimandando alle parole di Cartesio, pensare (e fare filosofia) faccia parte del nostro essere.

Arianna Fioretti