Guglielmo Ferro torna alla regia della pièce teatrale “Il malato immaginario” di Molière, in un tour che questa settimana raggiungerà anche i teatri marchigiani. Le due date nella “regione del Picchio” saranno il 12 Gennaio al Teatro Piermarini di Matelica e il giorno successivo al Teatro La Fenice di Senigallia.

La produzione, che coinvolge il Teatro La Contrada di Trieste e il Teatro Quirino di Roma, nasce per celebrare i 400 anni dalla nascita del commediografo Molière, molto abile e pungente nel criticare la società del suo tempo.

In particolare, ne “Il malato immaginario”, l’autore intendeva mettere in cattiva luce i medici del XVII secolo, molto avidi e con una formazione professionale molto scarsa. Ciò viene mostrato attraverso una vicenda interamente ambientata nella magione di Argante, il protagonista della storia (interpretato in questa versione da un brillante Emilio Solfrizzi). L’uomo, convinto di essere malato, decide di combinare un matrimonio tra una delle sue figlie e il figlio di un medico, così da avere qualcuno che lo curi gratuitamente e sempre a sua disposizione.

L’adattamento di Guglielmo Ferro non si distacca dal copione originale di Molière e l’interpretazione degli attori viene ancor più colorata dai costumi che esaltano al massimo le caratteristiche uniche dei personaggi.

Una buona occasione per recuperare un gioiello della commedia francese.

Arianna Fioretti