Un’autentica passione per il denim, oltre che la condivisione di un punto di vista comune sulla moda, ha portato Scott Schuman, iconico fotografo street style riconosciuto internazionalmente anche come The Sartorialist, e il brand italiano Roy Roger’s a creare un progetto speciale di collaborazione per le prossime due stagioni. La prima e largamente anticipata capsule collection Autunno Inverno 2016-17 consiste in una serie di capi dalla forma e struttura impeccabili che indossati insieme creano un total look unico, ma che possono anche vestiti singolarmente e risultare comunque perfetti.

THE_SARTORIALIST_ROY ROGER'SAW_16_17Ricercando ciascuno il meglio nell’altro, the Sartorialist e Roy Roger’s cercano di focalizzarsi sulla direzione di quelle che sono le tendenze del momento, senza però eccedere troppo e continuando ad apprezzare la semplicità del prodotto. Ispirazione certa per l’Autunno Inverno 2016-17 sono gli anni ’70, che vengono rielaborati in chiave moderna attraverso una particolare scelta di volumi, silhouette e dettagli estremamente studiati. I capi hanno una lunghezza inedita, che introduce una serie di proporzioni nuove che richiama visibilmente all’epoca di culto presa come riferimento estetico: i jeans hanno vita più alta e gamba che si ammorbidisce sul finale, aprendosi, mentre il capo spalla e il maglione si accorciano. La figura ha così un senso di fluida uniformità. Il parka, iconico di quel periodo, è l’unica eccezione oversize. La ricerca di materiali d’eccellenza è stato cardine durante lo sviluppo di tutta la collezione, e alcune delle più iconiche realtà tessili fiorentine sono state selezionate come fornitrici: il camoscio testa di moro viene prodotto da una delle più importanti concerie di Santa Croce mentre i tessuti da camiceria in filato egiziano vengono dal cotonificio Albini. Completa la selezione la maglieria in 100% lana pettinata realizzata con i migliori filati italiani e il denim giapponese e italiano. Tutti i capi sono impreziositi da etichette interne in 100% cotone realizzate – esclusivamente per la collaborazione – con vecchi telai a navetta.
The Sartorialist for Roy Roger’s è disegnato per essere autentico quanto genuino e per dare la percezione al cliente di stare comprando un prodotto nuovo e speciale.

Scott Schuman è il fotografo e la mente creativa dietro THE_SARTORIALIST_ROY ROGER'SThe Sartorialist, il blog che punta alla creazione di un dialogo reciproco fra mondo della moda e la sua relazione con la quotidianità. Oltre al blog, il lavoro di Scott Schuman appare sulle pagine di diverse testate, oltre che in campagne pubblicitarie nazionali e progetti di comunicazione internazionali. Brand di moda e lifestyle si ritrovano nel portfolio clienti del fotografo.

In Roy Roger’s, forza della tradizione e spinta alla modernità e all’innovazione convivono: Non c’è futuro se non hai una vera storia. Roy Roger’s è un brand di moda Made in Italy, pionere nella realizzazione del denim. Il nome del brand viene portato avanti negli anni grazie all’eccellenza dei prodotti e una sempre rinnovata ricerca delle tecniche di produzione e dei trattamenti.

Quotes

GUIDO BIONDI

“Mi ha sempre affascinato la visione pioneristica di Scott Schuman sul concetto di moda che sottolinea il valore dell’interpretazione personale. The Sartorialist rappresenta, infatti, un osservatorio permanente su i cambiamenti che avvengono nel mondo, attraverso il suo vigile obiettivo che ci mostra ciò che indossa la gente comune nella vita quotidiana.

Anche nella storia di Roy Roger’s, la gente, la strada sono da sempre la prima fonte di ispirazione ed è da qui che, ancora oggi, parto quando devo creare una nuova collezione. Perché è dalla vita di tutti i giorni che prendono forma le nuove tendenze.”

 

SCOTT SCHUMAN 

“Il miglior modo per progettare qualcosa di valido è quello di essere estremamente accentrati su ciò che personalmente si vuole. Credo che ci siano molti ragazzi là fuori che, come me, vogliono apparire alla moda, senza però risultare fashion victim.”

“Durante la ricerca e la progettazione, la nostra volontà è stata quella di creare qualcosa che avesse una direzione precisa. Nessuno ha bisogno di un semplice paio di jeans con il mio nome sulla salpa. Dal momento in cui sto per presentare una collezione di denim di primo livello, voglio infatti offrire qualcosa di inedito, attraente e soprattutto differente da quella che è la proposta della concorrenza. Apprezzo Roy Roger’s per avermi dato la possibilità di sottopormi a questa sfida: sinceramente ciò che veramente è stato importante sin dal principio è stata la consapevolezza di avviare la collaborazione soltanto se effettivamente qualcosa di nuovo e speciale fosse stato fatto. Guido e il suo team hanno un ottimo lavoro; partendo dalle mie idee iniziali hanno realizzato dei capi che non vedo l’ora di indossare personalmente e, se tutto va bene, di vedere nei migliori shop internazionali.”

“Il mio primo contatto con Roy Roger’s è stato fonte di lusinga e interesse al contempo. Ho infatti una grande stima del marchio e della sua storia, ma sin da subito sono rimasto colpito da Guido e dal suo team, per la passione e conoscenza del denim che ha e per la sua apertura mentale nel creare una collaborazione che portasse il mio nome in maniera speciale e non ordinaria.”1_da sinistra Guido Biondi e Scott Schuman